Partenze, arrivi e ripartenze.

31 dicembre 2023. Ogni anno, al 31 dicembre, festeggiamo un anno che arriva e salutiamo un anno che se ne va. Ogni anno stiliamo una lista di buoni propositi e, guardando a quella dell’anno precedente, cerchiamo di convincerci che quest’anno lo faremo, miglioreremo, spunteremo i propositi della lista, la porteremo a termine, ne usciremo vittoriosi. (E poi vediamo al 31 dicembre del 2024 e ne parliamo, se vorrete).

Sempre questo binomio inizio / fine che perseguita l’essere umano. Seneca diceva “La felicità vera è nella virtù. L'amore non può coesistere col timore. Se vuoi essere amato, ama. Niente dura sempre, poche cose a lungo; varia solo il loro modo di essere fragili, il loro modo di finire, ma tutto ciò che ha avuto un inizio avrà anche una fine.

E se è vero che ogni inizio avrà anche una fine lo è altrettanto che ogni fine è, allo stesso tempo, l’inizio di qualcosa altro. La parte più difficile è proprio capire quando arriva quel momento di rottura, quel istante che segna la fine e l’inizio di qualcosa. Se ci guardiamo indietro quanti momenti così abbiamo già vissuto?

Uno dei più importanti, personalmente, è successo 14 anni fa. Il 20 dicembre del 2009 per la precisione. Quel giorno nasceva mia figlia, Lucia. Lei ha segnato l’inizio di una nuova vita, non solo la sua, ma anche la mia e quella di mio marito. Quando nasce un figlio nascono anche dei genitori. Quel giorno ha segnato anche la fine di una attesa, della vita come coppia, la nascita di una famiglia a 3 voci, che poi si sarebbe riempita ancora con altre voci, altre vite, altre gioie e, inutile negarlo, altri finali.

Quando si è piccoli è tutto un nuovo inizio: la prima parola, il primo dente, i primi passi, il primo giorno di scuola, la prima volta che si vede il mare. Crescendo, andando avanti nella vita, si pensa sempre di più alle ultime cose. Mia suocera, 90enne, ogni volta che parla con i suoi fratelli si chiede se sarà l’ultima. Io stessa, quando vado in Spagna a trovare mamma, nel salutarla mi chiedo sempre se sarà l’ultimo bacio che potrò darle.

E se invece di pensare all’inizio e alla fine di ogni cosa pensassimo a tutto quello che sta nel mezzo? Al viaggio stesso che è la vita, con tutti i suoi inizi e tutti i suoi finali? Proviamo insieme a stilare una lista di 10 momenti che per noi sono stati importanti, che hanno segnato un cambiamento. Probabile che di molti ci siamo resi conto dopo, a conti fatti. Altri, i più significativi forse, sono fini che abbiamo fortemente voluto per poter, appunto, creare un nuovo inizio.  

Quando, insieme a Marco e Irene, abbiamo deciso il nostro tema per dicembre, il primo libro che mi è venuto in mente è stato “La mia fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani.

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Una conversazione padre figlio che spazia dalla storia, i racconti della propria vita, le esperienze e i ricordi e che, nel cercare di rispondere alle domande apre invece a domande nuove. Perché, appunto, le risposte chiuse sono una fine e non un inizio.

Che poi, a pensarci bene, la fine, quella singola, è una sola. Perché, finché c’è vita, si può sempre ricominciare. “Non si è mai troppo vecchi per impostare un altro obiettivo o sognare un nuovo sogno…” Questa volta a parlarci è CS Lewis, autore delle Cronache di Narnia. E ha ragione. La vita è tutto quello che sta nel mezzo, tra il primo e l’ultimo respiro. Un susseguirsi di inizi, di traguardi, di partenze e arrivi.

Daniel Pennac, nel suo “Il giro del cielo” (un omaggio a Mirò) ci lascia una frase che è molto significativa. 

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Nella storia un bambino è costretto a vendere al circo il suo asinello, l’amico d’infanzia, un animale che l’ha accompagnato nella crescita. Ma proprio nell’andare a vendere l’asino al circo conoscerà una persona che cambierà la sua vita. Nella nostra lista di 10 momenti questo è uno di quelli che succede per caso, che non ti aspetti. Sono attimi che hanno qualcosa di magico, sono spartiacque nel nostro viaggio. E se ci pensate e ne ricordate qualcuno, probabilmente il ricordo sarà pieno di affetto. Ve ne dico uno, dei miei. Il momento in cui ho visto per la prima volta Adriano, mio marito. Non sapevo allora che la mia vita era cambiata per sempre, in quel attimo. Ma il suo sguardo quando mi è stato presentato, non so perché, non l’ho mai dimenticato.

Per il nuovo anno non faccio propositi, non lancio sfide a me stessa. Ma accolgo il consiglio di Carrol e inizio. E spero di non fermarmi se non per riposare come in questi giorni di festa.

Alicepng

Buon inizio a tutti!

 

* Questo post fa parte dei post dedicati alla biblioterapia che pubblichiamo a tre voci: Marco Dalla Valle, Irene Monge ed io ogni mese affrontiamo un argomento cercando di parlare ognuno con la propria visione.