Skellig

Quella che state per leggere è la mia recensione di Skellig scritta nel 2015. Skellig è tra i primi libri per ragazzi che ho letto. Sono poi seguiti anni di sole letture per ragazzi. Tanti tanti libri mi hanno accompagnata in questi anni ma Skellig lo porto nel cuore. Una delle letture più belle. Lui mi ha fatto scoprire cosa mi ero persa durante le mie letture adolescenziali. Lui mi ha fatto vedere l'adulto che volevo essere. Lui e Mina. Perchè senza di lei nulla sarebbe lo stesso, oggi. 

"«Dicono che le scapole sono il punto dove avevamo le ali, quando eravamo angeli. Dicono che sono il punto in cui ricresceranno, un giorno».
«È solo una storia, però. Una favoletta per bambini, no?»
«Chi lo sa? Forse una volta avevamo tutti le ali e forse un giorno le avremo tutti di nuovo»."




Skellig parla di magia, di natura, di crescita spirituale, di coraggio, di amore, di amicizia, DI SCUOLA! Non riesci a fermare la lettura, devi andare avanti per scoprire chi, cosa è Skellig. Cosa vuole? Cosa rappresenta? Una creatura indebolita che ritrova la strada di casa grazie a 2 ragazzi che credono in lui. E regala loro un dono per la vita e... il dono della vita!

I due protagonisti, Michael e Mina, sapranno donarsi a Skellig pur non sapendo cosa o chi sia. Con coraggio e determinazione porteranno il vecchio Skellig alla rinascita. E avranno la loro meritata ricompensa.

In questo libro si parla
- di morte: il papà di Nina che non c'è più,
- di sofferenza: la malattia della sorellina di Michael, nata prematura che lotta per la vita
- di amicizia e solitudine nel contrasto tra la vita a scuola e la vita senza scuola (Mina, che segue un percorso di scuola a casa, con sua mamma, è tutto un personaggio a cui Almond a dedicato poi un intero libro: "La Storia di Mina", edito sempre da Salani)
- di vita
- di famiglia
- di natura
- di magia ed spiritualità

Un libro che consiglio vivamente, che porta a riflettere moltissimo sulla scuola e su cosa insegniamo ai nostri figli. E cosa loro potrebbero insegnare a noi se solo sapessimo ascoltare meglio!

Dalla quarta di copertina:
Nel garage della nuova casa, Michael scopre qualcosa di magico: una creatura, un po' uomo un po' uccello, che sembra avere bisogno di aiuto. Si chiama Skellig e adora il cibo cinese e la birra scura. Non sapremo mai di preciso cos'è; c'è del mistero in questa storia, ma va bene così. L'importante per Michael, e per la sua sorellina sospesa tra la vita e la morte in ospedale, è che Skellig ci sia. Come scrive Nick Hornby, «Skellig» è una storia «meravigliosamente semplice ma anche terribilmente complicata (...) è un libro per ragazzi perché è accessibile e perché i protagonisti sono bambini, ma credetemi, è anche un libro per voi, perché è un libro per tutti, e l'autore lo sa».

"Noi siamo convinti di poter capire tutto, ma non è così. I nostri occhi riescono a vedere solo alcune cose. Le altre possiamo solo immaginarle."



A distanza di anni la lettura di Skellig rimane ancora indelebile. Ancora oggi corro in libreria ogni volta che esce un nuovo libro di Almond.  

Oggi direi che Skellig è una fiaba moderna che parla molto a chi, come me, crede nel potere dei bambini. Un adulto, solo e dimenticato, riesce a rimettersi in piedi e a tornare nel suo mondo grazie all'aiuto di un bambino. Il potere dell'innocenza contro la sconfitta dell'età adulta. La perdita di quel mondo magico che porta gli adulti alla tristezza e alla sconfitta. Ritrovarlo e l'unico modo per vivere davvero. 

Skellig
David Almond
Traduzione di P. A. Livorati
Ed. Salani (2009) - la mia edizione almeno.