Dal gioco al mito

Gioco: qualsiasi esercizio, singolo o collettivo, cui si dedichino bambini o adulti per passatempo o svago o per ritemprare le energie fisiche e spirituali

Mito: fatto esemplarmente idealizzato in corrispondenza di una carica di eccezionale e diffusa partecipazione fantastica o religiosa.

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Quando inizio a ragionare su un nuovo percorso di biblioterapia mi piace sempre andare all'origine. Parto spesso dall'etimologia delle parole perchè in esse trovo già la risposta alla domanda che ogni facilitatore in biblioterapia si deve porre: "dove voglio portare il mio gruppo?". 

E' particolarmente bello il collegamento che si è creato tra gioco e mito. Se si guarda solo una piccola parte della definizione di mito, quella che ho condiviso con voi all'inizio del post, si potrebbe ben pensare che i nostri giochi da bambini erano MITICI. Pensate a come giocavate, con chi, dove, quando. Riuscite a sentire la gioia nel ricordo?

La partecipazione fantastica è indubbia quando ogni gioco dei bambini inizia con questa frase; "facciamo che io ero!". In questo che senza dubbio è il miglio incipit mai scritto, ogni bambini diventa narratore di se stesso e inizia a inventare la propria storia.

Ed è quello che faremo in questo nuovo percorso che mi vede conduttrice insieme alla mia amica (e collega) Irene Monge. Provere a riempire le nostre energie fisiche e spirituali attraverso 5 serate in cui giocheremo con immagini e parole per scoprire nel io bambino del passato l'io bambino e adulto del presente.

Le serate saranno così divise:
1.- Giocare con i libri 
2.- Il gioco terapeutico
3.- Narrazione e immagine
4.- Narrazione e filosofia
5.- Alle radici del buon raccontare: fiabe, miti e non solo. 

Di venerdì sera al Minotauro a Verona. Che poi chi vuole può anche fermarsi a mangiare. 

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Per info e iscrizioni scrivi a Irene Monge: info@filosofiadellanarrazione.it