Dobbiamo essere leoni

Line Baugsto

Traduzione di Sara Culeddu

Mimebù ed

 


A scuola arriva Leona, un nome che evoca dei superpoteri. Malin non vede l’ora di conoscerla. Spera che possa diventare sua amica per sentirsi così meno sola a scuola. Malin è una ragazzi di 12 anni. Nella classe è ancora quella che non si è sviluppata. Ha iniziato a truccarsi ma solo per piacere alle altre. Un po’ isolata dal gruppo attende con ansia di conoscere Leona.

Ma Leona non ha affatto i superpoteri. Anzi è piuttosto timida, parla poco e fa fatica a guardarti. Sembra abbia un segreto da custodire. Ci vuole molto coraggio ma alla fine Malin, tanto timida, chiede se vuole a Leona di diventare sua amica e insieme iniziano a conoscersi e a condividere pomeriggi e chiacchiere. Finché il segreto di Leona non viene a gala. Leona è nata maschio ma si sente femmina. Malin dovrà combattere con l’istinto di rimanere nel gruppo e non essere una emarginata, riflettendo su il proprio comportamento e sui pensieri di normalità e accoglienza che prova verso Leona.

"Ho combattuto con la mia coscienza per tutta la settimana pentendomi di non averla difesa nello spogliatoio. Ma è facile pentirsi quando ormai il danno è fatto. È facile dispiacersi e pensare che ci si sarebbe dovuti comportare diversamente.

La cosa difficile è tirare fuori il carattere quando serve."

Un libro per parlare apertamente di genere, di persone transgender. Permettere di mettersi nei panni dei ragazzi alle presse con le loro identità sessuali. Ma non solo. Ci fa riflettere sul mondo scuola, su quanto questi temi siano ancora un tabù, qualcosa da tenere nascosto. Bullismo, prepotenza, comportamento di gruppo. Adulti accoglienti contro adulti non pronti a gestire un nuovo modo di vivere la sessualità che è già qui, presente, anche se continuano a negarlo.

“La maggior parte delle persone pensa che esistano solo due generi sessuali, che si possa essere solo o maschi o femmine. (…) Per le persone trans non c’è corrispondenza tra il loro corpo e quello che sentono di essere. Leona è nata maschio (…) ma dentro di sé sente di essere una ragazza e quindi ha deciso di cambiare sesso e diventare femmina, perché è così che si percepisce. È quel che desidera essere.”

Tra i temi che si affrontano anche il passaggio del menarca, lo sviluppo femminile e l’importanza che si dà al corpo che cresce. Ma anche il confronto generazionale con genitori che non capiscono tutto, che non sanno mettersi nei loro panni o hanno dimenticato cosa significa essere una ragazza timida alla scuola media.

Ormai tutte le ragazze della classe hanno cominciato a usare il reggiseno. Dopo le vacanze estive sono rimaste l’unica a non farlo, perché mamma dice che posso aspettare ancora un po’, ma sono sicura che a breve Sarah comincerà a parlarne e a prendermi in giro.”

Una storia da leggere con i ragazzi e le ragazze. Da consegnare loro perché gli adulti di domani siano preparati meglio di quanto lo siamo stati noi ai cambiamenti della nostra società.  

““Come sei fortunata ad aver avuto a disposizione una biblioteca così grande tutta la tua vita!” mi dice Leona mentre pedaliamo verso casa.

Annuisco. Non ci avevo mai pensato ma è vero. A volte si è fortunati senza saperlo.

“Che bello aver potuto prendere in prestito tutti i libri che volevi senza che nessuno dicesse niente!” aggiunge.

A quelle parole ho la sensazione che Leona non abbia avuto il permesso di leggere quello che voleva, come se un certo tipo di libri le fosse stato proibito.””

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